La manna: gioiello prezioso madonita
La manna è una resina naturale, sostanza zuccherina estratta direttamente dall’albero di frassino.
Ottenuta tramite delle piccole incisioni sul tronco, essa fuoriesce come una linfa che pian piano si solidifica a contatto con l’aria.
Passando per Castelbuono, vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare della manna.
Sommario
Manna: una origine antica e leggendaria
Definita anche “linfa del frassino”, rappresenta una grandiosa eccellenza del territorio madonita.
C’è chi, invece, parlando della manna, la esprime come la cosiddetta “manna dal cielo” o, ancora, “l’oro bianco di Sicilia”.
Questo perché la “manna dal cielo”, in realtà, è veramente esistita. O meglio, esiste una testimonianza davvero interessante di una “pioggia di manna” che avvenne in Sicilia il 25 Settembre del 1792.
L’episodio fu descritto da un professore di chimica, Gaetano Maria La Pira, che lo definì come un «fenomeno meraviglioso in cui ad aver piovuto per lo spazio di un’ora e mezza fu una sostanza zuccherina simile per sapore e per effetto alla manna».
Perché viene chiamata l’oro bianco di Sicilia?
Un’altra delle espressioni più comuni con cui viene definita la manna è proprio “oro bianco di Sicilia”, questo perché il suo colore è molto simile al bianco, ed è una caratteristica principale che la valorizza rendendola molto preziosa, proprio come l’oro. Ciò che risulta essere curioso è che non è soltanto l’unico “oro bianco” della nostra terra.
Infatti, esistono altre due tipologie di eccellenze siciliane che si sono guadagnate questo appellativo: il sale di Trapani e il latte d’asina.
Le diverse tipologie di Manna
In Sicilia la coltivazione dell’albero del frassino è molto diffusa, infatti esistono vasti territori in cui è stata per moltissimi secoli la coltura principale.
La manna generalmente viene distinta in diverse tipologie in base alla modalità con cui viene raccolta.
Esiste infatti la “manna cannolo”, considerata la più pregiata, che si forma proprio durante il gocciolamento della linfa.
La “manna rottame”, invece, scorre lungo tutta la corteccia e viene staccata grazie alla rasura che viene poi conservata in un contenitore.
Infine, possiamo distinguerla anche come “manna in sorte”, ovvero la linfa che si accumula nelle pale di fico d’india che vengono disposte proprio per poter raccogliere tutti gli scarti ai piedi del tronco.
Una tradizione che va preservata
Questo fantastico “nettare degli dei”, che si trova ben custodito tra la natura selvaggia delle Madonie, consente di realizzare moltissimi prodotti siciliani, che sono non soltanto buoni da gustare, ma anche belli da vedere.
Si distinguono, infatti, per la loro esclusività e prelibatezza.
La manna fa parte dell’elenco di quei prodotti agroalimentari tradizionali che sono stilati dal Ministero delle politiche agricole e forestali e che rientrano nella classifica dei prodotti pregiati.
Con il suo sapore e gusto così raffinato, tendente al mielato, tanto da poterlo sostituire allo zucchero, la manna è ottima per preparare dolci.
Ricca di tantissime proprietà benefiche, contiene oligominerali che la rendono una sostanza detossinante, con mucillagini che le danno anche una funzione lassativa e regolarizzante per l’intestino.
Viene presa in considerazione anche come aiuto naturale per mantenersi in forma: la sua capacità di ridurre il sovrappeso, infatti, è dovuta proprio a questo mix di sostanze antiossidanti, che favoriscono una corretta eliminazione delle scorie e dell’adipe in eccesso.
Quando viene raccolta la manna?
Il raccolto della manna avviene fra i mesi di luglio e agosto, utilizzando le piante che hanno dai 5 ai 10 anni.
Attraverso una serie di diverse incisioni orizzontali, sul tronco, che vengono apposte con un coltello chiamato proprio la «mannarola», fuoriesce la linfa che viene raccolta quando è ben secca.
La migliore da raccogliere è quella che ha un colore bianco o giallastro, in quanto è sicuramente esente da qualsiasi impurità.
Dopo averla raccolta, viene lasciata asciugare all’aria e si conserva in vasi di vetro.
Gli utilizzi della Manna e dove acquistarla
Rispetto ai diversi utilizzi di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, c’è da dire che la manna, quando viene perfettamente purificata e raffinata, possiamo trovarla anche in farmacia, venduta come leggero lassativo.
Priva di controindicazioni, è adatta soprattutto per la primissima infanzia e nel periodo della vecchiaia. Anche le persone che si ritrovano debilitate o sono convalescenti, ne rilevano grandi benefici.
Considerata un buon regolatore e ottimo rinfrescante intestinale, è possibile assumerla sciogliendo dai 5 ai 60 grammi (a seconda dell’età) in acqua, latte o qualsiasi bevanda.
La manna viene utilizzata anche in cucina come dolcificante per i diabetici, c’è chi dice che possa essere utile anche per far lievitare i dolci, ma non è una caratteristica del tutto accertata.
Potete trovarla in moltissime botteghe presenti sui dintorni della nostra città. Se volete conoscere tutte le sue caratteristiche, visitare gli alberi dove viene raccolta e avere maggiori dettagli sulla lavorazione, vi consigliamo di venire a visitare i bellissimi borghi di Castelbuono e Pollina.
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