Cefalù e i suoi tesori archeologici: un viaggio nel passato
Sommario
- Importanza dell’archeologia per comprendere la storia di Cefalù
- La Rocca di Cefalù, la sua storia e i reperti archeologici rinvenuti
- Il Tempio di Diana: storia e reperti archeologici
- Il Museo Mandralisca di Cefalù: storia e reperti archeologici
- Il Lavatoio medievale e il suo ruolo nella vita quotidiana
- I resti delle mura megalitiche e delle antiche porte della città
- Dove dormire a Cefalù per visitare i suoi tesori
Importanza dell’archeologia per comprendere la storia di Cefalù
Conoscere e studiare la storia, soprattutto se si tratta della storia di una bella città come quella di Cefalù, è molto importante per scoprire le radici archeologiche che hanno portato alla nascita e allo sviluppo di civiltà che hanno permesso la costruzione di luoghi meravigliosi come questo.
Benvenuti, quindi, in questo bellissimo viaggio che faremo insieme oggi per entrare in contatto più da vicino con la città di Cefalù e con i suoi tesori archeologici.
La Rocca di Cefalù, la sua storia e i reperti archeologici rinvenuti
La Rocca di Cefalù è uno di quei luoghi che non puoi dimenticare, soprattutto per la sua grandezza e maestosità che risalta agli occhi quando si arriva in città.
Si tratta di una rupe alta ben 268 metri che sembra quasi custodire questo piccolo gioiellino nel palermitano, ogni anno regala ai nostri turisti e a tutti coloro vogliono prendere parte a un’avventura fantastica e immersa tra la natura e le ripide viuzze, un’escursione del tutto unica.
Chi visita la Rocca non può far altro che amarne la sua storia e il suo meraviglioso paesaggio verde naturale, caratterizzato da una vista mozzafiato e da tramonti che fanno invidia a tutti.
Il Tempio di Diana: storia e reperti archeologici
Il famoso “Tempio di Diana” rappresenta un monumento “megalitico”, che ha origine a livello storico durante il IV secolo a.C.
Da quando venne realizzato, molti cittadini iniziarono un pellegrinaggio sulla Rocca verso il Tempio di Diana per molteplici ragioni. Tra queste, vi è la fede, la voglia di scoprire e conoscere, la voglia di ritrovare sé stessi e ritrovare la pace, ma anche per motivo di gioia e ringraziamento nei confronti della natura.
Si dice che tra la città di Cefalù e la sua Rocca, da sempre vi è stato un rapporto molto particolare, tanto che c’è chi pensa che Cefalù non sarebbe stata tale senza la sua Rocca e viceversa.
Secondo fonti archeologiche, il Tempio di Diana venne costruito con l’intento di rappresentare un santuario-fortezza. Tanto che, chi era a favore di tale supposizione, lo ha fatto considerando la sua strategica posizione che si mostra come ideale al fine di riuscire a controllare tutti coloro che arrivavano dal mare.
La sua funzione sacra è stata maggiormente considerata tale soprattutto per le due chiesette che vi furono impiantate all’interno e al di sopra, proprio nel periodo in cui vi fu una profonda dominazione bizantina.
Il Museo Mandralisca di Cefalù: storia e reperti archeologici
Il Parco Archeologico di Cefalù si caratterizza dal famosissimo Museo Mandralisca, costruito nel 1934 al fine di rendere pubbliche le collezioni che risalgono al XIX secolo per opera del barone Enrico Pirajno di Mandralisca.
Al suo interno è possibile godere della visione di numerosi reperti archeologici di natura greco-romana, numerosi dipinti e diverse monete che spiccano insieme alle diverse raccolte ornitologiche e malacologiche.
Tra le tante opere culturali, storiche e artistiche, vi è anche una fantastica biblioteca storica che ad oggi mantiene intatti più di 7000 volumi, compresi 60 testi che risalgono al periodo del Cinquecento e 87 volumi del periodo del Seicento.
Se siete curiosi di conoscere la storia della città di Cefalù, sappiate che la collezione archeologica contenuta all’interno del museo soddisferà sicuramente la vostra curiosità grazie alla presenza di oggetti storici che sono stati ritrovati a Cefalù e anche sull’isola di Lipari.
Il Lavatoio medievale e il suo ruolo nella vita quotidiana
A Cefalù esiste poi un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e incantato: stiamo parlando del lavatoio medievale. Caratterizzato da un’ampia scalinata realizzata in pietra lavica e lumachella, il lavatoio medievale si estende con il suo andamento a chiocciola e si mostra nella sua bellezza e semplicità come uno dei luoghi più suggestivi a livello storico medievale.
Si dice che proprio in quel punto scorre il fiume Cefalino, con una scritta che si trova all’ingresso del lavatoio: una volta arrivati potete avere la vera idea e concezione di trovarvi all’interno di un luogo che dietro di sé nasconde una storia tutt’altro che semplice, anzi molto bella e particolare.
Una leggenda narra che il fiume Cefalino nacque a causa del dolore di una ninfa che, a causa della morte del suo amato che lei stessa aveva ucciso perché era stata tradita da quest’ultimo, alla fine se ne pentì e finì per annegare tra le sue stesse lacrime e da qui nacque l’antico lavatoio di Cefalù.
Un’altra leggenda, poi, narra che in origine il fiume scorreva a cielo aperto lungo il lavatoio, ma durante il diciassettesimo secolo venne coperto. Ecco che grazie a una semplice modifica, il fiume è riuscito a convogliare e sfociare direttamente sulle rive del mare grazie a un piccolo foro.
I resti delle mura megalitiche e delle antiche porte della città
Avete mai sentito parlare di Porta Pescara, Bastione di Capo Marchiafava, la Postierla e Capo Sant’Antonio? Si tratta delle cosiddette mura megalitiche e della antiche porte della città di Cefalù.
Si tratta, sostanzialmente, di antiche fortificazioni aventi come scopo quello di difendere la città di Cefalù. Definite come “Megalitiche” o come “Ciclopiche”, i loro nominativi derivano dal fatto che sono caratterizzate da enormi blocchi in pietra di grandi dimensioni.
Le mura, alte circa sei metri, furono costruite attraverso la tecnica della pietra a secco, vale a dire sovrapponendo i diversi blocchi di pietra con tre metri di spessore e modellati al fine di raggiungere la forma desiderata. Tale tipologia di realizzazione risale al periodo che si colloca tra il IV e il V secolo a.C. Pian piano, dopo il periodo del Cinquecento, le mura vennero smantellate e i loro blocchi furono utilizzati per consentire la costruzione di nuove e resistenti abitazioni.
Dove dormire a Cefalù per visitare i suoi tesori
Dal 1970 Hotel Baia del Capitano ha come obiettivo far vivere una vacanza da sogno in Sicilia a tutti coloro che scelgono Cefalù come meta turistica, per questo ogni giorno ci impegniamo per permettervi di conoscere la nostra bellissima città e comprendere la sua storia e le avventure che potete vivere.
Speriamo che la nostra passione e il prenderci cura dei nostri ospiti, possa far sì che tutti coloro che vengono a trovarci possano sentirsi sempre felici e apprezzare il soggiorno di classe ed eleganza che abbiamo pensato per rendere la vacanza nella nostra città adatta a tutti.
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