Il percorso arabo-normanno: da Palermo fino a Cefalù
La Sicilia non è soltanto località balneare e splendide spiagge, ma permette di ripercorrere le tappe della dominazione arabo-normanna attraverso i meravigliosi monumenti che è possibile visitare grazie agli itinerari proposti dall’Unesco.
Sommario
Cosa è il percorso arabo-normanno patrimonio dell’Unesco
Il percorso arabo-normanno è un itinerario che comprende 9 monumenti, di cui 7 si trovano a Palermo e sono: il Palazzo Reale con la Cappella Palatina, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio nota come Martorana, la Chiesa di S. Cataldo, la Cattedrale, il Palazzo della Zisa e il Ponte dell’Ammiraglio. Gli altri due monumenti inseriti nel percorso arabo-normanno dall’Unesco sono: le Cattedrali di Monreale e di Cefalù con i loro rispettivi Chiostri.
I monumenti del percorso arabo-normanno tra Palermo e Cefalù
I monumenti che fanno parte del percorso arabo-normanno, si caratterizzano proprio per l’unione di due stili totalmente opposti, l’arabo-musulmano e il normanno-cattolico. Durante la dominazione arabo-musulmana, che durò fino al XI secolo, la città si riempì di palazzi, moschee, fontane, giardini e minareti destinati a scomparire con l’arrivo della dominazione normanna, la quale puntò a riadattare e modificare, tutti i palazzi arabi al proprio stile.
Oggi è possibile visitare queste meravigliose opere, seguendo il percorso arabo-normanno dell’Unesco, il quale ha riconosciuto questi siti patrimonio dell’umanità.
La Cattedrale di Palermo
La Cattedrale di Palermo, che si erge maestosa in Corso Vittorio Emanuele nella cosiddetta zona del Cassaro Alto, è stata inserita nel patrimonio dell’umanità Unesco il 3 luglio del 2013. È il monumento che più simboleggia l’incontro delle varie dominazioni, dove è possibile ritrovare elementi bizantini, islamici e latini, che la caratterizzano in modo unico ed inequivocabile.
La visita della Cattedrale è divisa in due aree: la prima è la zona dove si riuniscono i fedeli per pregare, costituita da tre navate dove si ha libero accesso, mentre la seconda area fa parte dell’itinerario arabo-normanno e vi si accede pagando un ticket. Comprende: Cappelle delle Tombe Reali con i sarcofagi di Federico II, Enrico VI, Ruggero II, Costanza D’Aragona e Costanza D’Altavilla.
Il Tesoro della Cattedrale custodisce gli ori normanni e la corona di Costanza D’Aragona. Infine, la Cripta dove ci sono le tombe degli Arcivescovi succeduti alla guida dell’arcidiocesi di Palermo. Con un biglietto unico è possibile accedere al vicino museo Diocesano.
Il Palazzo Reale e la Cappella Palatina
Nel cuore dell’itinerario arabo-normanno vi è il Palazzo Reale, simbolo della ricchezza del potere normanno. Al suo interno è custodito un grande tesoro, la Cappella Palatina, definita da Guy de Maupassant “il più stupendo gioiello religioso esistente al mondo”.
La Cappella Palatina, ricca elementi oro, rappresenta l’unione di varie religioni, in quanto vennero coinvolte nella sua costruzione diverse maestranze bizantine, islamiche e latine. Fu Ruggero II che nel 1130, dopo la sua incoronazione, ne ordinò la costruzione.
All’interno del Palazzo Reale è possibile visitare anche la Sala d’Ercole, dove dal 1947 si riunisce l’Assemblea Regionale Siciliana. Il suo nome deriva dalle pitture raffiguranti l’eroe mitologico greco. All’esterno è possibile visitare i Giardini Reali, dove spiccano per maestosità 3 Ficus macrophylla e un Pinus pinea.
Palazzo della Zisa
Il Palazzo della Zisa, dal termine arabo “Aziza” cioè “la splendida”, sorgeva all’interno del parco normanno, tra rigogliosi giardini. Edificato come residenza estiva del Re, rappresenta il connubio perfetto tra lo stile normanno, con la doppia torre cuspidata, e lo stile arabo, che utilizzava la propria ingegneria per l’areazione degli ambienti.
Il Palazzo della Zisa è dislocato su tre livelli, ogni piano offre qualcosa da vedere. Al pianterreno, la Sala della Fontana, di tipo islamico con alle pareti mosaici e tarsie marmoree, al secondo piano si possono trovare la Sala Centrale e la Sala Belvedere. Nel Palazzo è possibile trovare una Cappella dedicata alla S.S. Trinità, con una navata e un presbitero sovrastato da una cupola.
C’è un’antica leggenda popolare che è legata ad una decorazione pittorica del Palazzo, che si trova nell’arco all’ingresso della Sala della Fontana. Queste immagini rappresentano delle divinità, ma secondo la leggenda palermitana non sarebbero semplici divinità, bensì diavoli che custodiscono le monete d’oro nascoste nel Palazzo. Inoltre, la leggenda narra che chiunque cerchi di contare il numero esatto di questi diavoli non ci riesca, poiché questi continuano a mescolarsi.
Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
Nel centro storico di Palermo sorge la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, anche detta Martorana.
Caratterizzata dalle sue 5 cupole rosse e dalla pianta a croce. All’interno della chiesa, passando attraverso un vano ricavato nel muro, è possibile accedere alla “sala araba” che gli studiosi fanno risalire ad una moschea. Ai muri sono visibili affreschi di origine bizantina e da non perdere è anche la visita al chiostro a pianta quadrata.
Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio e di S. Cataldo
La Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio si presenta con elementi tipicamente bizantini, ma non mancano anche cenni islamici. La pianta è a croce, con una cupola centrale e 4 colonne collegate da archi. La Chiesa di S. Cataldo, invece, è un capolavoro architettonico delle maestranze islamiche, esternamente molto sobria ed elegante, mentre all’interno si presenta con arcate cieche ad incasso. Le pareti sono nude e le navate con archi a sesto acuto sono sorrette da colonne e capitelli.
Il Ponte dell’Ammiraglio
Il Ponte dell’Ammiraglio è una costruzione interrata, fatta interamente in pietra da taglio, che deve il suo nome a Giorgio di Antiochia, ammiraglio al servizio di Ruggero II. Questo Ponte originariamente attraversava il fiume Oreto, a causa di continui straripamenti il corso del fiume venne deviato lasciando il ponte all’asciutto, infatti oggi l’alveo del fiume è stato sostituito da un giardino. Nel 1860, esattamente su questo Ponte, le truppe garibaldine si scontrarono con le armate borboniche e questo scontro passò alla storia come “Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio”.
Il Duomo di Monreale e il suo Chiostro
Il Duomo di Monreale si raggiunge passando per un portico ad undici arcate a tutto sesto. L’interno è a pianta longitudinale, ha tre navate rette da colonne granitiche con capitelli classici. Il pavimento è di marmo ed alle pareti ci sono straordinari mosaici, con storie dell’Antico e del Nuovo Testamento nelle navate centrali, le storie dei Santi nelle navate laterali, ma è l’abside centrale a catturare lo sguardo ed a lasciare senza parole: il Cristo Pantocratore e la Vergine col bambino.
Legato al complesso architettonico è il Chiostro, con i suoi capitelli e abachi, con soggetti sacri, animali e figure fantasiose.
La Cattedrale di Cefalù e il suo Chiostro
Infine, ma non ultima per importanza, la Cattedrale di Cefalù si erge sull’alto di una scalinata, con le sue due torri ai lati della facciata, sormontate da cuspidi piramidali. All’interno l’abside centrale, le pareti del presbiterio e la volta del coro sono rivestite da mosaici realizzati da maestranze bizantine. L’abside centrale, inoltre, è sormontata dalla figura del Cristo Pantocratore benedicente.
Sul fianco settentrionale della Cattedrale si trova il Chiostro, a pianta quadrata e circondato da un portico con arcate ogivali su capitelli figurati e istoriati ad opera delle maestranze scultoree romaniche del XII secolo.
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