Gibilmanna ed il suo santuario
A Gibilmanna, frazione di Cefalù, è situato un famoso Santuario dall’omonimo nome, dedicato alla Santissima Vergine. La contrada conta 11 abitanti ed è situata alle pendici di Pizzo Sant’Angelo sulla cui cima svetta il Santuario, proprio nel cuore del Parco delle Madonie.
Conosciamo insieme Gibilmanna ed il suo Santuario che, per bellezza e posizione, è meta ambita di turisti da ogni parte del mondo.
Sommario
Alla scoperta di Gibilmanna: storia e curiosità su questo luogo
Gibilmanna, come accennato in precedenza, è una piccolissima frazione di Cefalù abitata solamente da 11 persone. Pare che il nome Gibilmanna derivasse da un termine arabo, Gebel-el-Man e Gibel-el-Mannat, in cui Gibel o Gebel significa “monte”, mentre Man o Mannat significherebbero rispettivamente “divieto” o “manna”. Il nome “Monte del divieto” potrebbe riferirsi alla fitta vegetazione che impediva ai pellegrini di raggiungere facilmente il Santuario, mentre “Monte della Manna” farebbe riferimento alla presenza di parecchi alberi di frassino da cui si produce la famosa manna. Oltre questi significati ve ne erano attribuiti anche altri come, Monte della Grazia o Monte della Fede.
Oggi, nel territorio di Gibilmanna, è possibile visitare soltanto il Museo ed il Santuario, mentre non esistono più il Monastero Benedettino fondato da San Gregorio Magno e la chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo.
Il Museo di Fra Giammaria da Tusa si trova all’interno dell’ex stalla del convento, dove è possibile vedere manufatti opere dei francescani, paramenti e arredi sacri di particolare valore. Il Museo possiede 10 stanze, ognuna delle quali è intitolata ad un frate o ad un personaggio legato alla storia del Convento. Al Museo è stata annessa la Biblioteca di Fra Gesualdo da Bronte, dove sono custoditi: incunaboli, cinquecentine e testi risalenti al ‘600 e ‘700, che hanno permesso di ricostruire la storia del convento e del Santuario fino ai giorni nostri.
Un santuario immerso nella natura: la storia del santuario di Gibilmanna
Un celebre luogo di culto appartenente alla diocesi di Palermo è il famoso Santuario di Gibilmanna, il quale svetta ad 800 metri s.l.m., proprio sulla cima di Pizzo Sant’Angelo, nel cuore delle Madonie.
La storia che riguarda il Santuario è molto affascinante e risale a quando San Gregorio Magno decise di farlo edificare a proprie spese prima di essere eletto pontefice. In breve tempo, il Santuario divenne meta ambita da diversi pellegrini, che vi si recavano durante il Giubileo di San Gregorio.
Successivamente, con l’avvento degli arabi, nel IX secolo, molte delle costruzioni religiose che erano state erette vennero distrutte, ad eccezione della piccola chiesa che continuava ad essere custodita da alcuni eremiti. Con l’arrivo dei normanni, poi, molte delle costruzioni sacre e dei monasteri vennero ricostruiti. Soltanto a partire dall’anno 1530 in Sicilia, tornarono ad essere fondati conventi per i nuovi ordini dei cappuccini.
Una storia narra che, il giorno di Pasqua del 1534, la Madonna apparve in sogno ad un frate cappuccino che viveva a Gibilmanna, dicendogli che vi era stata una tempesta in mare e che una nave, che trasportava la statua della Madonna con il Bambino, era naufragata. Pare che la Madonna avesse esortato il frate a recarsi al Castello di Roccella, dove le statue erano state trasportate, per prenderne una in particolare che era approdata lì dopo il naufragio. Non si trattava di una statua qualsiasi, bensì di quella che era avvolta in una coperta di lana. Subito il frate si recò sul luogo indicato dalla Madonna in sogno e fece caricare la statua da lei indicata su un carro trainato da buoi, che furono lasciati liberi di muoversi dirigendosi proprio sul promontorio che domina Cefalù. Fu proprio in quel punto, dove i buoi si fermarono, che venne fatto edificare il Santuario di Maria SS. di Gibilmanna.
Come arrivare a Gibilmanna e al suo santuario da Cefalù e perché non potete non visitarla
Gibilmanna ed il suo Santuario meritano davvero di essere visitati e raggiungerli è abbastanza semplice. Se vi trovate a Cefalù in automobile vi basterà seguire i cartelli che indicano la strada per Isnello. Giunti a Isnello troverete direttamente le indicazioni per Gibilmanna ed il Santuario. In circa 26 minuti di macchina, seguendo la SP 54 bis per circa 11 km, sarete giunti a destinazione. L’area che circonda il Santuario di Gibilmanna è ricca di parcheggi gratuiti sia per le automobili che per il pullman. Se foste sprovvisti di automobile, non disperate, perché è ugualmente possibile raggiungere Gibilmanna tramite i vari pullman locali che partono da Cefalù.
Gibilmanna ed il Santuario meritano di essere visitati, perché oltre ad essere un importante luogo di culto situato nella provincia di Palermo, è una location particolarmente suggestiva, immersa interamente nel verde dei boschi che lo circondano. Gibilmanna e la sua grande chiesa dominano dall’alto la vallata sottostante, da cui è possibile godere di una visuale da togliere il fiato.
Hotel Baia del Capitano il luogo ideale dove soggiornare per raggiungere Gibilmanna
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